E’ uscito il 22 luglio in libreria “Volevo solo giocare a pallavolo”, il libro di Silvia Biasi edito da Ediciclo Editore. “Volevo solo giocare a pallavolo” è la storia del libero della nazionale femminile di sitting volley, ma anche quella delle sue straordinarie compagne di squadra che portano avanti i loro sogni con addosso la maglia azzurra. Atlete che, con il loro esempio, vogliono dire al mondo che la disabilità non può impedire di realizzare un sogno, neanche quello di giocare a pallavolo.
Silvia Biasi, che dal 24 agosto sarà impegnata con la nazionale azzurra nei Giochi Paralimpici di Tokyo, gioca a Sitting Volley con l’ausilio di una protesi a una mano dimostrando che il coraggio e la determinazione possono superare qualsiasi ostacolo.
Non si tratta di una semplice storia di sport, ma di un amore profondo per la pallavolo condito da una sana dose di determinazione. Ingredienti che permettono di superare ogni ostacolo. Ricetta che conosce bene il libero della nazionale femminile di sitting volley che ha voluto mettere nero su bianco nel suo primo libro (scritto a quattro mani con l’aiuto della giornalista trevigiana Antonella Stelitano e con un contributo di Andrea Lucchetta).
La biografia, presentata lo scorso fine settimana nella città di Pieve di Soligo in provincia di Treviso alla presenza delle autrici, del presidente del CR Fipav Roberto Maso e del presidente del comitato territoriale FIPAV Michele De Conti, ospita le prefazioni del presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e del presidente federale Giuseppe Manfredi.
I proventi del libro saranno interamente devoluti a Energy Family Project APS, associazione romana che sostiene le famiglie che affrontano problemi di agenesia, amputazione e malformazioni congenite agli arti.
