Coppa Italia. Novara in Finale.
La semifinale-derby contro Chieri non si è giocata

Il peggior derby della storia della pallavolo piemontese. La Igor Gorgonzola Novara si aggiudica la semifinale di Frecciarossa Coppa Italia contro la Reale Mutua Fenera Chieri senza neanche mettere piede in campo.
“Merito”, passateci il termine, delle positività riscontrate nel gruppo squadra del club collinare, quattro dopo le tre di ieri.
“La Lega Pallavolo Femminile comunica che, purtroppo, nella squadra Reale Mutua Fenera Chieri è stato riscontrato un numero di atlete positive superiore a tre nel corso dei test molecolari eseguiti nella giornata di martedì 4 gennaio 2022”. Purtroppo è un avverbio che determina impotenza, amarezza, rammarico: molto ha inciso la formula, quella delle coppe ad eliminazione diretta, e il calendario ricco di appuntamenti ed impegni, anche europei nel caso di Novara, che avrebbero reso difficile un recupero.
“Lo screening –  si legge nel comunicato della LegaVolleyFemminile – è stato reso necessario dal riscontro di due positività ai tamponi antigenici di routine nella giornata di lunedì 3 gennaio: una delle due atlete si è poi rapidamente negativizzata, ma due sue compagne di squadra sono risultate positive al primo giro di test rapidi, per un totale di tre giocatrici positive, rendendo necessario l’approfondimento attraverso i più affidabili tamponi molecolari”. Nella notte, vista la grande quantità di tamponi da processare da parte del laboratorio romano, sono  arrivati i risultati dei test che hanno portato a quattro le positività: “Il fatto che Chieri non possa giocarsi la sua meritata semifinale è un grande dispiacere dal punto di vista sportivo”, questo il commento del Presidente di Lega Pallavolo Femminile Mauro Fabris. “Purtroppo, queste sono le condizioni in cui siamo costretti a giocare ai tempi del Covid. In tempo di pandemia la scelta è semplice: giocare o non giocare. Su questo aspetto c’è totale sintonia col Presidente FIPAV Giuseppe Manfredi, come concordemente dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione della Coppa Italia. Non giocare significherebbe fermare uno dei soli tre movimenti (assieme a calcio e basket) che sono stati autorizzati a proseguire nelle loro attività anche nei momenti di più forte restrizione pandemica. Ne è dimostrazione la linea scelta dal Campionato di calcio di Serie A di proseguire nelle sue attività, nonostante decine e decine di calciatori bloccati dal Covid, nonostante l’ inevitabile impatto che il virus può avere sul singolo risultato sportivo. Tuttavia lo stesso si può dire di ogni altra attività umana, lavorativa o sociale: ciascuna di queste è condizionata dalla scoperta di contagi e dalle conseguenti limitazioni. Ribadisco, questo è il tempo che ci è dato da vivere”.
“Termina purtroppo qui, ancora prima di cominciare, il cammino delle biancoblu nella Final Four di Roma della Coppa Italia Frecciarossa – si legge nel comunicato della Reale Mutua Fenera Chieri – Come si suole dire, “Dura lex sed lex”, per cui ci adeguiamo ai regolamenti. Ci chiediamo però se risponda al principio di equità sportiva la decisione di portare avanti ad ogni costo un “evento” che ha visto l’annullamento della metà delle gare previste“.

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