Il quinto anno consecutivo nella seconda serie nazionale femminile, la A2, è probabilmente stato il migliore fin qui disputato dalle “Pumine” di Davide Delmati.
Ripercorriamo con il D.S. della Società, Paolo Borello, questo percorso.
“Beh si, devo dire sicuramente che si è trattato di un percorso nuovamente molto positivo, anche se alla fine un piccolo retrogusto amaro resta anche stavolta. Per nove mesi ci siamo alternati tra il primo e secondo posto, abbiamo battuto due volte Roma che era tra le favorite per la promozione e infatti poi l’ha conquistata, vinto una partita con l’altra promossa Vallefoglia, abbiamo vinto 2 volte su 3 con Pinerolo, siamo arrivati per la terza volta su quattro in finale di Coppa Italia. Il primo anno di A2 nel 2017 abbiamo fatto fatica, eravamo saliti a stagione molto avanzata e faticato a fare la squadra, infatti siamo retrocessi, l’anno dopo siamo andati decisamente meglio, terzi nel girone unico; poi ci sono stati i due gironi a due fasi, due anni fa nel Girone Promozione abbiamo chiuso ottavi, lo scorso anno col campionato bloccato a metà quinti e stavolta secondi. Peccato per i playoff, siamo usciti nel primo turno dei quarti, l’unico che aveva solo le due partite, non la terza in casa, che ci avrebbe dato un buon vantaggio, essendo arrivati davanti a tutti. Invece a Ravenna in gara-1 ci è mancata l’americana per un malanno proprio di quei giorni, e potendo disporre di una sola straniera, se ti viene a mancare, per forza di cosa ne risenti in picccole cose, tanto che abbiamo perso set che stavamo dominando e si è inceppato qualcosa e poi al ritorno il Golden set è di nuovo finito 13-15 per delle inezie. La finale di Coppa Italia è arrivata in un momento particolare, arrivavamo da una serie consecutiva di partite ogni tre giorni per recuperare i rinvii del Covid-19, eravamo davvero stanchi e poi Macerata ha fatto la sua gran partita, come pochi giorni dopo in campionato e in casa da noi, l’unica che ci ha battuto al “PalaManera” quest’anno. Vero che in finale abbiamo perso tre volte su tre, ma bisogna arrivarci fino lì, io non vedo chi perde come la prima delle sconfitte, ma quella che arriva davanti alle terze, quarte, e così via”.
Si è trattato di una stagione comunque molto particolare, con la pandemia che ha condizionato il campionato, causato rinvii a ripetizione e poi costretto a recuperi altrettanto a ripetizione per recuperare il tempo perso e chiudere entro i tempi stabiliti per le attività extra nell’anno Olimpico. Soprattutto anomalo per la mancanza del pubblico: “Il virus ha davvero stravolto tutto, tamponi ogni momento, costi imprevisti, le quarantene, i lunghi stop e i tour de force per recuperare le gare. Per quanto riguarda il pubblico io devo ringraziare i nostri tifosi, che non potevano essere sugli spalti, ma facevano il tifo da fuori, con i cori, i tamburi, con il freddo o il maltempo, sono stati davvero straordinari. Spero proprio che possano tornare al più presto a festeggiare direttamente con noi dagli spalti, ma ripeto, sono stati straordinari a non farci mai mancare il loro sostegno. Come devo ringraziare per lo stesso attaccamento gli sponsor, che nonostante il periodo di difficoltà generale ci sono sempre stati vicino. Certo molti tra i più piccoli o chi aveva attività penalizzate come i ristoratori hanno dovuto lasciare, ma è più che comprensibile”.
Chiuso dunque il capitolo 2020-2021 si apre quello della stagione futura.
Dove vuole arrivare questa Lpm Mondovì?
“Noi puntiamo a fare sempre meglio, ogni anno. Dopo quattro anni abbiamo deciso di comune accordo di finire il percorso con il coach Davide Delmati, con cui abbiamo condiviso grandi gioie e anche grandi pianti, vinto tante scommesse con giocatrici che altri non consideravano. Non possiamo che ringraziarlo per aver coltivato il nostro sogno ed esserne stato parte attiva. Sempre disponibile con giornalisti e tifosi, è riuscito ad entrare davvero nei cuori dei monregalesi, che lo hanno apprezzato sia come tecnico sia per le sue qualità umane. Davide è diventato un amico, il percorso fatto insieme è stato fantastico, però dopo tanti anni arriva il tempo di chiudere un capitolo e di riaprirne un altro, lui ora ha scelto di andare a Marsala, probabilmente lo ritroveremo come avversario, non sarà mai un nemico. Abbiamo già fatto anche noi la nostra scelta, non possiamo ancora renderla pubblica adesso, lo faremo al momento opportuno. Tra le giocatrici, per ora è stata riconfermata Veronica Taborelli, arriveranno altre giocatrici importanti, come sempre finora”.
Ma se dovesse arrivare la Serie A1? Il “PalaManera” basterà o si dovrà andare a Cuneo?
“Se dovesse arrivare questa opportunità il palazzetto ha la possibilità di essere adeguato alla bisogna. L’altezza c’è, come capienza attualmente conta 1000 posti, la A1 ne chiede 1500, con delle tribune sui due lati corti ci si può arrivare. Il Comune ha già stanziato 700mila euro per adeguamenti della struttura, bisogna capire i tempi e la burocrazia per come andranno avanti i lavori, però quello non credo possa diventare un problema. E poi Cuneo sarebbe davvero troppo lontano per noi…” sorride ironico… e tra l’altro Cuneo ha già il problema di sdoppiarsi tra le sue due squadre in Serie A femminile e maschile, aggiungiamo noi.
La società è al lavoro dunque per costruire un nuovo team, con cui poter sognare ancora. In casa Lpm Mondovì è molto importante essere consapevoli che ogni anno trascorso è come un mattone, necessario per crescere e per migliorare. Per questo la dirigenza vuole ringraziare tutte le ragazze, lo staff e tutti coloro che, a qualsiasi titolo, hanno partecipato all’organizzazione della stagione sportiva: ognuno ha dato il proprio prezioso contributo e a ciascuno va il “grazie” della società, a partire dalla presidentessa Alessandra Fissolo, e della città di Mondovì.
E, visto che l’onore della prima conferma l’ha avuto Veronica Taborelli, lasciamo a lei chiudere con un pensiero per la prossima stagione, che rivedrà protagonisti anche i tifosi e gli “Ultras Puma”: “Per quanto è stato possibile, abbiamo potuto sempre contare sui nostri tifosi. Sono sempre stati con noi, durante ogni partita, sentivamo il loro calore anche se erano all’esterno. E’ stato sicuramente un aiuto e un giocatore in più per noi: speriamo di poterli sentire presto “dal vivo”, per averli ancora più “vicini”. Faccio un saluto a tutti i nostri tifosi e a tutti i monregalesi. Vi aspetto, spero sempre più numerosi al palazzetto, pronti ad aiutarci a superare tutti i momenti di difficoltà, per tornare a gioire e fare festa con noi”.