Il bilancio della stagione 2020-2021.SERIE A1/F: QUESTA LA MIGLIOR STAGIONE DELLE TRE DEL CHIERI ‘76 IN MASSIMA SERIE, 6° A UN PUNTO DALLE COPPE EUROPEE. RINNOVO PER 3 ANNI A COACH BREGOLI E CONFERMA PER BEN OTTO RAGAZZE.

Alla terza partecipazione nella massima categoria, la Serie A1 femminile, il Chieri ‘76 targato Reale Mutua Fenera chiude la regular season al 6° posto, a una sola lunghezza dal 5° e dalla possibile partecipazione alle coppe Europee.
Si tratta della migliore delle stagioni fin qui disputate, dopo il 12° posto del debutto nel 2019 e lo stop forzato dello scorso anno, con le collinari a quel momento settime.
Una posizione che è valsa l’ingresso nei Quarti dei playoff Scudetto, in cui è arrivata l’eliminazione alla “bella” di gara-3 da parte della Saugella Monza, mentre nella griglia finale della Coppa Italia, stilata sulla base della classifica al giro di boa, le chieresi erano andate decisamente meglio, con un 3° posto sorprendente, che, dopo il superamento del turno col Trentino, le aveva viste approdare alla semifinale poi persa con Novara.
Per la Reale Mutua Fenera Chieri ‘76 dunque, un congedo dalla sua terza stagione in A1 a testa alta e con il sorriso.

Come ci conferma il Presidente Filippo Vergnano: «Decisamente si, siamo molto soddisfatti di questa stagione, molto diversa dalle altre due e che ci vede ancora protagonisti anche adesso, con tre ragazze in Nazionale in vista della VNL, dove ci sarà anche il nostro coach a sedere sulla panchina. Abbiamo fatto un girone d’andata molto importante, ma era impensabile che formazioni come Monza, Busto e Scandicci non recuperassero la posizione. Siamo arrivati proprio a ridosso di quelle che chiamo “le 5 sorelle”, ovvero le formazioni più forti e in grado di fare un altro tipo di campionato rispetto al nostro».

Una soddisfazione che, nei fatti, si concretizza nella conferma dello staff tecnico e di gran parte della rosa delle giocatrici: «Certamente, con coach Bregoli stiamo lavorando molto bene e lo abbiamo confermato per i prossimi tre anni proprio per continuare il cammino iniziato. Ci ha dato veramente il passo in più, la sua esperienza in campo internazionale è fondamentale e riesce a riversarla su tutta la società, speriamo di continuare a crescere ancora, come abbiamo fatto in questa dozzina di anni da quando abbiamo iniziato».

Un cammino societario esaltante quello del Chieri ‘76, diventato il terzo team cittadino ad approdare alla Serie A1: «Praticamente tutto il nostro direttivo di oggi faceva parte di quel gruppo “In alto con Chieri” che aveva affiancato la prima società approdata alla Serie A1, abbiamo ereditato una grande passione e grazie al sostegno economico di tanti siamo riusciti a salire dalla B2 alla B1, alla A2 e ora alla massima serie. Qui c’è un grande feeling con la pallavolo, tutti i volontari che allora avevano seguito con entusiasmo sono ancora al nostro fianco e speriamo al più presto di riavere al palazzetto anche il pubblico, che questa pandemia ci ha purtroppo tolto. Chissà cosa sarebbe stata questa stagione se avessimo potuto avere il loro sostegno…».

Per analizzare la stagione ecco la versione del tecnico, Giulio Cesare Bregoli, che, giustamente, dal suo punto di vista “recrimina” invece su quei 2 punti mancanti al palcoscenico europeo: «Ci sono due modi di vedere questa stagione. È molto importante non dimenticare da dove siamo partiti, e quindi c’è da essere contenti per aver ottenuto certi risultati. Ma fa parte della volontà e delle ambizioni dei giocatori, degli allenatori, dello staff, mirare in alto e guardare sempre avanti, a quel che si può fare meglio, agli obiettivi da raggiungere. Se la vediamo in quest’ottica, la stagione, con tutte le difficoltà e le vicissitudini, è un po’ agrodolce. Quei 2 punti che ci sono mancati per raggiungere un traguardo che da una bella stagione l’avrebbero resa straordinaria e storica per il club, io dall’interno, e credo anche le ragazze, li sentiamo. Non dico che sia stata una brutta stagione, che abbiamo mancato chissà cosa. Ma c’è questo agrodolce, aver fatto qualcosa di grande mancando per pochissimo la ciliegina sulla torta. Devo ringraziare staff e ragazze che hanno messo tantissimo impegno e dedizione in questa stagione difficile. Però io nello sport sono un “cagnaccio”, e sono dell’idea che quando ci sono le occasioni bisogna prenderle. Una squadra come Chieri deve diventare più cattiva, dev’essere un “cane arrabbiato”, che se gli lasci un centimetro ti sbrana. Questa è una mentalità che va costruita. La realtà è che quest’anno avevamo un’occasione, che siamo stati bravi a crearci, e non l’abbiamo sfruttata. Abbiamo fatto tantissimo lavoro per crearla, poi forse ci è mancato il cinismo per chiuderla. È vero che ci sono state tante situazioni particolari, ma alla fine i valori erano quelli che ha detto la classifica a fine campionato: siamo stati tutta la stagione fra le grandi, chiudendo con 19 punti sulla 7a, che è un abisso. Non voglio neanche dire che siamo mancati in una partita in particolare, però un punto in più qua, un punto in più là, avremmo fatto una stagione straordinaria, invece che molto bella. Siccome amo fare cose straordinarie, un po’ di rammarico c’è. Ci sono tante cose da analizzare per cercare di fare un passo in più».

Il rinnovo triennale parte quindi sotto questi auspici di crescita. «Non succede spesso tra gli allenatori – prosegue Bregoli –  Credo sia il modo migliore di lavorare. Se ci si trova bene, è giusto dare una certa proiezione nel tempo. Siccome Chieri sta puntando tantissimo sulla progettazione, sulla crescita dei giocatori e dello staff, in quest’ottica è molto importante poter progettare un lavoro che vada un po’ al di là del momento presente. Chiaro che per un allenatore il risultato nell’immediato resta un elemento fondamentale. Però un accordo pluriennale dà una proiezione a lungo termine che è importantissima, se l’obiettivo comune è crescere e far crescere i giocatori e le persone che lavorano nel club. Sono ovviamente contentissimo che la società mi abbia dato questa fiducia. Mi piace molto che abbiano questa idea, e chiaramente mi piace ancora di più che vogliano svilupparla con me».

Uno staff tecnico che si arricchisce con l’arrivo di Daniele Turino, che sarà responsabile e direttore tecnico dell’area gold d’Elite (Under 18, Under 16, Under 14) del Club ‘76, oltre che allenatore della Serie B2/ Under 18 e referente della serie C/ Under 16, un innesto importante per dare ulteriore impulso alla crescita delle giovanili biancoblù.

Tornando alla società, il Chieri ‘76 in questi ultimi anni ha notevolmente allargato il suo spettro d’azione, inserendo i settori maschile e quello del sitting volley, che stanno diventando sempre più rilevanti. Il team della Serie C maschile, alla cui guida è stato chiamato in questa stagione un tecnico d’esperienza come Mimmo Specchia, sta lottando per salire in Serie B, il sitting volley partecipa al campionato nazionale con ottimi risultati.

«Il sitting volley è stato da sempre un mio “pallino” – commenta il presidente Vergnano – ora è diventata un’attività organizzata e sistematica. Nel femminile abbiamo 2/ 3 ragazze paralimpiche tra cui una campionessa anche nel tennis, nel maschile abbiamo già 5/ 6 atleti paralimpici, attorno a loro raccogliamo l’adesione di tanti ex giocatori che collaborano attivamente. Per il maschile vedremo, se riusciranno a conquistare la promozione affronteremo la nuova situazione nel modo migliore, la strada è ancora lunga».

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