La Federazione Italiana Pallavolo rende noto che il Presidente Federale Pietro Bruno Cattaneo ha inviato alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina una lettera nella quale viene sollevato ancora una volta la problematica del mancato utilizzo delle palestre scolastiche.
Di seguito il testo integrale della lettera.
Gentile Signora Ministra,
vorrei portare alla Sua attenzione una tematica di vitale importanza per la ripresa delle attività delle nostre discipline e di tutto lo sport italiano.
Mi riferisco alla problematica riguardante la mancata concessione dell’utilizzo delle palestre scolastiche alle società di pallavolo nell’orario extracurriculare.
Da molti anni la nostra realtà è legata visceralmente all’attività scolastica; un legame cresciuto nel corso del tempo e ormai consolidato anche grazie ai diversi progetti sportivi-educativi portati avanti dalla FIPAV.
Per darle un’idea di quanto l’attività della Federazione Italiana Pallavolo sia correlata all’utilizzo delle palestre ubicate negli istituti didattici voglio porre alla Sua attenzione dei dati molto significativi: le nostre 4800 società svolgono, infatti, la loro pratica sportiva in diverse migliaia di palestre delle scuole coinvolgendo circa 255mila atleti tesserati in una fascia d’età che va dai 6 ai 19 anni. Dati per noi di fondamentale importanza considerato che questi ragazzi rappresentano il cuore del movimento pallavolistico italiano.
I suddetti numeri testimoniano come la pallavolo e la scuola condividano spazi, infrastrutture e percorsi educativi, dando vita a un binomio importante che costituisce un elemento fondamentale della vita del Paese.
L’aspetto sociale dell’attività sportiva, e di quella pallavolistica nello specifico, non può essere considerato di secondaria importanza.
La FIPAV ritiene, con estrema convinzione, che la didattica e lo sport debbano essere considerati importanti aspetti complementari per la formazione culturale ed educativa-comportamentale dei più giovani. La pallavolo, tra l’altro, spesso rappresenta la normale prosecuzione delle ore di educazione motoria che si svolgono durante le lezioni.
La pratica sportiva ha dunque la necessità di riappropriarsi dei propri ambienti, comprese le palestre scolastiche in orario extracurriculare, dove centinaia di migliaia di giovani coltivano quotidianamente i propri sogni, speranze ed emozioni. Senza questi spazi la pallavolo e tante altre discipline sarebbero estremamente penalizzate con il rischio concreto della loro scomparsa se la situazione dovesse perdurare a lungo.
Un altro aspetto rilevante è poi quello che le società, oltre a pagare il dovuto canone d’affitto, spesso contribuiscono in maniera attiva alla manutenzione e al miglioramento delle stesse infrastrutture. Non è raro che le nostre affiliate si facciano direttamente carico dell’acquisto di attrezzature che poi vengono messe a disposizione degli stessi istituti scolastici.
In queste settimane stiamo ricevendo molte segnalazioni da tutto il territorio di come alcuni dirigenti scolastici non stiano concedono alle società la possibilità di utilizzare le palestre per l’attività sportiva.
Capirà bene che in questo modo vengono a mancare le condizioni necessarie, affinché pallavolo e scuola possano proseguire quel percorso comune fondato sui valori sociali, educativi e sportivi che sono alla base della società moderna.
Nel ringraziarla dell’attenzione che vorrà concederci, auspichiamo un Suo deciso intervento per risolvere definitivamente il problema e permettere così alle nostre migliaia di tesserati di poter continuare a coltivare la propria passione.
Le invio i miei più cordiali saluti